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Secondo Ceroni l'articolo uno della costituzione, "l'Italia è uno Repubblica fondata sul lavoro", dovrebbe divenire così: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale". Parole sante e nulla da obiettare nè sul merito nè sulla legittimità: la Costituzione non è un tabù ed è emendabile, sebbene anche nel cambiare una virgola bisogna prima meditarci su mille volte.A mio umile parere, prima di modificare e porre in essere tale articolo dovremmo avere un Parlamento, che oggi non c'è. Infatti abbiamo un parlamentino (il cosidetto Parlamento) dei nominati che è privo di una seria rappresentatività. Allora bisognerebbe ridisegnare una nuova legge elettorale, a valenza costituzionale, seria e in cui vengano innanzitutto ripristinati i voti di preferenza. Così, un siffatto Parlamento rappresenterebbe in maniera autentica il popolo italiano e avrebbe tutti i titoli e l'autorità per essere il "titolare supremo della rappresentanza politica" in virtù dell'articolo uno emendato.